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Formazione Esperienziale
Stai cercando un nuovo modo davvero efficace per formare il tuo team?
- Durata: 120 > 180 min a sessione
- Partecipanti: 5 > 30
Il nostro metodo si divide in 3 diverse sessioni musicali dove lavoreremo su…
Il nostro metodo si divide in 3 diverse sessioni
musicali dove lavoreremo su…
ASCOLTO E COMUNICAZIONE
Agire come un vero team è un’arte! Il segreto? Saper ascoltare le proprie emozioni ed essere presente per gli altri. Solo così si crea un vero legame di fiducia.
LEADERSHIP CONDIVISA
La visione della leadership si è rivoluzionata nel corso degli anni. Un leader moderno è un facilitatore del talento degli altri. Quale metafora migliore dell’orchestra?
CAMBIAMENTO E INNOVAZIONE
Viviamo nell’era tecnologica dove nessun lavoro è al sicuro da cambiamenti spesso radicali. Un’azienda non ha scelta, deve abbracciare l’incertezza e innovare per sopravvivere.
Cosa dicono di noi
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Le Fasi
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OBIETTIVI FORMATIVI
Analisi della cultura aziendale e ricerca delle competenze specifiche da sviluppare per la definizione delle metafore principali.
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ATTIVITA'
Il gioco è il migliore mezzo di apprendimento perché impariamo davvero quando ci divertiamo. Svolgimento dell’attività musicale progettata su misura in accordo con le metafore individuate.
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DEBRIEFING
Raccolta logico-razionale ed emotivo-affettiva dell’esperienza utilizzando la discussione, lo scambio di feedback e il confronto reciproco. Individuazione dei modelli mentali da trasferire nel proprio ruolo professionale.
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FOLLOW UP
Verifica a distanza di tempo per accompagnare il team nel trasferimento dei principi formativi nel proprio contesto aziendale specifico.
IL NOSTRO PERCORSO FORMATIVO
- Durata: 120 > 180 min a sessione
- Partecipanti: 5 > 30
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ORCHESTRA RICICLATA
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Hai mai pensato di fare musica con le cose che butti nel cestino?
Costruiremo strumenti musicali con materiale da riciclare trasformandoci in un’orchestra sostenibile.
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DRUM circle
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Pronti a parlare un’altra lingua? Quella del Ritmo!
Un’esperienza travolgente con tamburi e percussioni che trasforma il team in una vera e propria orchestra ritmica.
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JINGLE D’AUTORE
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Immagina il tuo X-Factor aziendale dove ci dividiamo in squadre per creare il proprio jingle aziendale.
Infine ci sono le esibizioni dove vi sfiderete per vincere il premio finale.
ANATOMIA DELL’INTERVENTO FORMATIVO
Il facilitatore dirige i partecipanti verso la consapevolezza di appartenere ad un gruppo unitario, impartendo loro il linguaggio e gli strumenti di base della facilitazione.
È il momento in cui i partecipanti sono nella “consapevolezza individuale”, con un apprendimento delle competenze tecniche di base: scopo, informazioni sugli strumenti ed ascolto di sé in relazione alla nuova esperienza.
Il facilitatore dirige i membri del team verso la consapevolezza di stare creando un “ensemble” di elementi che formano una canzone, attraverso il rivelare l’interazione fra i diversi timbri musicali, in modo da favorire l’ascolto con gli altri.
I partecipanti iniziano ad accorgersi non solo di essere parte di un gruppo, ma di stare formando un dialogo creativo.
È il momento in cui i partecipanti sono nella “consapevolezza di gruppo”, con un apprendimento dell’organigramma dei ruoli, delle responsabilità relazionali e dell’ascolto di sé in relazione al gruppo.
Il facilitatore mostra l’impatto del singolo sul risultato finale, dirigendo i membri del team verso la consapevolezza dell’importante contributo di ognuno alla canzone in corso.
Aiuta a rivelare le complesse dinamiche che possono emergere dall’ensemble, dimostrando come il risultato musicale sia dato dalla qualità delle relazioni che s’instaurano più che dalle singole capacità individuali.
E’ il momento in cui i partecipanti sperimentano il come della prestazione: dialogo, cooperazione, valorizzazione dei talenti individuali, visione d’insieme e risultato qualitativo finale.
Detta “orchestra conductor”: il gruppo è normalmente in grado di “auto-facilitarsi” e di autosostenersi durante i vari punti di transizione: i membri sanno ormai che la musica si manifesta momento per momento in un modo che continua a cambiare e ad evolversi in funzione della loro disponibilità.
Sono aperti a scoprire con curiosità cosa il prossimo momento porterà come opportunità d’interazione e come il contributo dell’altro porterà ad una nuova creazione.
I partecipanti sono invitati a condurre il gruppo rivelando dinamiche di leadership.
Il facilitatore suona con loro ed interviene solo per enfatizzare quello che il gruppo sta già suonando in un rapporto di fiducia d’insieme, per poi concludere con un finale corale.
È il momento in cui i partecipanti sperimentano il continuo ascolto dello scenario per apportare nuove idee creative ed è spesso il momento di migliore espressione musicale.
Modello di Tuckman
Alta dipendenza dal leader, per ricevere guida e direzione. Scarsa tendenza del team nel farsi ispirare da intenti più ampi di quelli ricevuti dal leader.
I ruoli e le responsabilità individuali sono poco chiare.
Il leader deve essere pronto a rispondere a molte domande riguardo allo scopo del team, gli obiettivi e le relazioni esterne.
Le modalità dei processi necessari al raggiungimento degli obiettivi sono spesso ancora ignorate.
I membri testano la tolleranza del sistema ed il leader.
Le decisioni non accadono con facilità all’interno del gruppo.
I membri del team competono per una posizione mentre cercano di stabilire il loro ruolo in relazione agli altri e al leader, che potrebbe ricevere delle sfide da parte degli stessi.
La chiarezza degli obiettivi cresce, ma rimane un’alta quantità d’incertezze. Possono crearsi combriccole e possono esserci conflitti di potere.
Il team ha bisogno di essere focalizzato sulle sue mete per evitare che venga distratto da problematiche relazionali. Possono essere necessari alcuni compromessi per dare luogo alla progressione del lavoro.
Il leader istruisce più a fondo mentre con pazienza espande la comunicazione per facilitare l’integrazione delle dinamiche all’interno del gruppo.
L’accordo ed il consenso sono ben distribuiti in tutto il team, che ben risponde alla facilitazione del leader.
I ruoli e le responsabilità sono chiari ed accettati. Importanti decisioni vengono prese dall’accordo di tutto il gruppo. Minori decisioni possono essere delegate a individui o piccoli team all’interno del gruppo.
Il coinvolgimento, l’impegno e l’unità sono forti. Il team può trovarsi a condividere anche in situazioni di divertimento e attività sociali.
Il team discute e sviluppa i propri processi e stile di lavoro.
C’è un generale rispetto per il leader che facilita e “favorisce” le attività.
Il team è maggiormente consapevole a livello strategico: conosce esattamente cosa sta facendo e perché.
Ha una visione condivisa ed è capace di stare sui propri piedi, senza interferenze o partecipazione del leader. C’è un focus per raggiungere risultati e prendere decisioni.
Il team ha un ampio raggio di autonomia. Disaccordi accadono ma ora vengono risolti positivamente all’interno del team, apportarando anche cambiamenti necessari alla struttura e ai processi.
Il team è in grado di gestire al meglio le dinamiche relazionali che affiorano lungo la strada, prendondosi cura gli uni degli altri.
Il team non ha bisogno di essere istruito o assistito. I singoli membri potrebbero richiedere assistenza da parte del leader per il proprio sviluppo personale ed interpersonale. Il leader delega e supervisiona.